Secondo i dati Istat, l’Italia è al primo posto nell’Ue per i prelievi di acqua a uso potabile, con una media di 428 litri per abitante al giorno. Purtroppo, quasi la metà di questi volumi di acqua viene dispersa a causa di reti di distribuzione obsolete e consunte, quindi il consumo pro capite di acqua nelle case degli italiani è di circa 220 litri al giorno contro una media europea di 165 litri. Gran parte dell’acqua viene utilizzata nel bagno e una quota che va dal 30 al 50% è da imputare allo sciacquone del WC. La vaschetta dello sciacquone del WC contiene, mediamente, dai 3 ai 7 litri d’acqua potabile, sistema con il doppio pulsante, che ad ogni utilizzo vengono interamente scaricati. In una famiglia di 4 membri, ipotizzando 5 scarichi d’acqua potabile al giorno a testa, lo sciacquone può arrivare a causare un consumo di acqua superiore a 80 litri nell’arco delle 24 ore!
Anche l’Esame di Stato è un problema di acqua: “tra la simulazione e l’esame, ad ogni candidato, sono stati consegnati circa 20 fogli, comprensivi di tracce e fogli protocollo; considerando che i candidati sono più di 500 000, si arriva ad un totale di 10 000 000 di fogli di carta. Una risma contiene 500 fogli e pesa 2,38 kg, perciò la massa totale di carta usata è pari a 47600 kg (calcolo effettuato equiparando il foglio A4 al foglio protocollo). Per trattare 1 kg di carta occorrono almeno 100 litri di acqua, quindi in totale abbiamo consumato 4 760 000 litri di acqua… 4 milioni e mezzo di acqua questa volta non potabile.